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Sinistra Italiana Lombardia con i metalmeccanici in sciopero domani a Bergamo.

Magni (AVS): «È inaccettabile che il contratto nazionale, scaduto da oltre un anno, non si stato ancora rinnovato». Amodio (SI): «Contratti scaduti, salari fermi e carichi di lavoro sempre più insostenibili sono diventati la regola in troppi settori».

Sinistra Italiana Lombardia sostiene lo sciopero nazionale di otto ore indetto per domani da Fiom, Fim e Uilm, che prevede manifestazioni regionali in tutto il Paese.

Le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici – dal rinnovo del contratto nazionale all’aumento dei salari, dalla riduzione dell’orario di lavoro alla difesa dell’occupazione e della sicurezza nei luoghi di lavoro – rappresentano battaglie sacrosante che parlano a tutto il mondo del lavoro.

Sinistra Italiana Lombardia sarà a Bergamo a manifestare al fianco di lavoratrici, lavoratori e sindacati.

Alla manifestazione di Bergamo sarà presente anche il senatore di Alleanza Verdi SinistraTino Magni.

«Domani sarò in piazza accanto alle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per riaffermare la centralità del lavoro metalmeccanico, per un rinnovo contrattuale che garantisca salari adeguati, contro la precarietà e il lavoro povero, per rafforzare la sicurezza sul lavoro. Il lavoro è una delle emergenze del Paese e il comparto metalmeccanico, settore che sta affrontando sfide legate all’innovazione tecnologica e alla transizione ecologica, rappresenta un vero e proprio pilastro dell’economia: fanno bene i lavoratori a scendere in piazza. È inaccettabile che il contratto nazionale, scaduto da oltre un anno, non si stato ancora rinnovato. Rinnovare i contratti vuol dire dare maggior potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori per combattere un’inflazione che continua a erodere i salari degli italiani. È quello che chiedono le lavoratrici e i lavoratori, e non si fermeranno finché non sarà riaperto il tavolo di trattativa e raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro».

«Sosteniamo lo sciopero delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici del 20 giugno – dichiara Giovanna Amodio, responsabile Lavoro della segreteria regionale di Sinistra Italiana -. Così come siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori delle telecomunicazioni, in sciopero da metà giugno a metà luglio per sbloccare una trattativa ferma da oltre due anni. Contratti scaduti, salari fermi e carichi di lavoro sempre più insostenibili sono diventati la regola in troppi settori. Serve una risposta politica chiara: chi lavora merita rispetto, aumenti salariali, sicurezza e diritti. Senza giustizia nel lavoro non ci può essere giustizia sociale».