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Sulla caccia ancora pessima gestione della destra regionale

ROSAT(AVS): «Sulla caccia la destra non perde occasione per peggiorare le norme attuali e attaccare le specie protette. Passo dopo passo la legge lombarda è diventata la peggiore d’Italia. Le modifiche di oggi rappresentano un fatto molto grave».

«La destra in Regione non perde occasione per peggiorare le norme sulla caccia – attacca Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra -. Oggi è stata la volta della legge ordinamentale, una norma con la quale si rendono coerenti le disposizioni regionali a quelle nazionali. All’interno di questo provvedimento, con un doppio emendamento del consigliere regionale Carlo Bravo, vicepresidente della commissione Agricoltura, da un lato si delega anche alle associazioni venatorie il compito di gestire le oasi di protezione, dall’altro rendendo non più vincolanti i pareri del comprensorio alpino sull’ubicazione degli appostamenti fissi a protezione della specie di galliformi alpini».

Come già accaduto in altre occasioni, non sono mancanti altri emendamenti della maggioranza sullemodalità di utilizzo dei richiami vivi, in particolare sull’utilizzo di uccelli feriti nell’esercizio dell’attività venatoria.

«Indebolire le norme sulla caccia – commenta ancora Rosati – pare essere l’unico compito della commissione Agricoltura, come se questo fosse l’unico problema di un settore centrale nell’economia lombarda. In realtà, si tratta di un accanimento, fuori dal tempo, da parte di settori del mondo venatorio, che trovano sponda in alcune componenti del mondo politico regionale. Quella regionale lombarda, un pezzo alla volta, sta diventando la peggiore legislazione sulla caccia a livello nazionale».