
X IL LAVORO – Formazione sui Referendum Abrogativi CGIL:
I quattro quesiti referendari sul lavoro promossi dalla CGIL, che voteremo nella prossima primavera, sono un’opportunità fondamentale per ripristinare diritti cancellati, contrastare la precarietà e rafforzare le tutele per lavoratrici e lavoratori.
Ma perché cambino realmente le cose, è necessario raggiungere il quorum, un obiettivo ambizioso che possiamo ottenere solo con una grande mobilitazione da parte di tutte e tutti.
Per questo Sinistra Italiana Lombardia organizza due incontri di formazione, per approfondire i quesiti referendari, capire perché il nostro SÌ può fare la differenza e prepararci ad affrontare questa battaglia con consapevolezza e determinazione.
Gli incontri saranno guidati da Rocco Dipinto, componente del Tavolo Lavoro SI Milano e formatore CGIL Milano, che ci aiuterà a comprendere nel dettaglio i contenuti dei quesiti referendari e le loro implicazioni.
Gli appuntamenti della formazione
Martedì 25 febbraio, ore 21 – Online
- Lavoro Tutelato – Abrogazione delle norme che impediscono il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi.
Nessun lavoratore deve perdere il lavoro senza giusta causa. - Lavoro Dignitoso – Abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti nelle piccole imprese.
Tutti i lavoratori devono avere le stesse tutele, senza eccezioni.
Martedì 4 marzo, ore 21 – Online
- Lavoro Stabile – Abrogazione delle norme che hanno liberalizzato i contratti a termine.
Basta precarietà strutturale: il lavoro deve essere stabile. - Lavoro Sicuro – Abrogazione delle norme che limitano la responsabilità delle imprese appaltanti in caso di infortuni sul lavoro.
La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, non una scelta.
Perché questi referendum sono fondamentali?
Il lavoro deve essere tutelato, sicuro, dignitoso e stabile.
- Deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale.
- Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere, non morire.
- Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito.
- Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Questi referendum non sono solo uno strumento di cambiamento: sono una battaglia per il futuro del lavoro in Italia.
Votare SÌ significa cancellare leggi ingiuste e costruire un mondo del lavoro più giusto e sicuro.
Formiamoci per mobilitarci.


