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Arresti al Beccaria: serve chiarezza. Non serve inasprire le pene ma riprendere la strada della rieducazione

La recente ondata di arresti presso l’istituto minorile Cesare Beccaria di Milano ha scosso le fondamenta del sistema penitenziario, evidenziando la necessità urgente di una riforma profonda. Sinistra Italiana rilancia il suo impegno per una politica penitenziaria che privilegi la rieducazione e il reinserimento sociale dei detenuti.

Daniele Farina, della segreteria regionale, afferma: «Per anni il carcere Beccaria è stato il modello di un tentativo di far vivere, almeno rispetto ai minorenni, la tensione costituzionale alla rieducazione. Feriscono quindi maggiormente le odierne notizie di misure cautelari per svariate e gravi ipotesi di reato. La vicenda fotografa simbolicamente l’abbandono, le condizioni di vita e l’orizzonte “no future” dell’intero circuito penitenziario italiano. La politica, e in particolare questo governo, si è limitata a registrare le viti delle pene, sempre più strette, nella fallace convinzione che sia utile alla sicurezza dei cittadini. Ma la rinuncia a qualunque finalità riabilitativa è un fallimento che ci racconta molto, ma non estingue quella strada alternativa che, anche attraverso parti della riforma del 1975, è giunta fino a noi.»

Onorio Rosati, consigliere regionale di Sinistra Italiana, sottolinea: «Arresti al Beccaria di Milano. Fatti gravissimi quelli emersi dall’indagine della Procura. Occorre fare chiarezza una volta per tutte. Abusi sui detenuti minori sono inaccettabili e dimostrano la necessità di una protezione e garanzie maggiori per i giovani. Serve riprendere il modello educativo e socializzante degli ultimi decenni, messo sotto attacco anche dagli ultimi provvedimenti governativi. Di fronte a questi fatti, non è più rinviabile la riforma del sistema penitenziario del nostro Paese. Serve invece riprendere la strada del reinserimento sociale dei giovani detenuti.»

Sinistra Italiana ha una visione chiara: quella di un sistema penitenziario che non sia solo un luogo di punizione, ma un ambiente dove i giovani possano realmente essere rieducati e reinseriti nella società. La situazione attuale non è sostenibile e richiede un’azione immediata e decisiva. Sinistra Italiana sta quindi al fronte di questa battaglia per una giustizia che rieduchi, risocializzi e reintegri, fedele ai principi di umanità e giustizia sociale.