
In Lombardia sanità pubblica da rivoluzionare
SOLDATESCA (SINISTRA ITALIANA): «Contro la privatizzazione della sanità lombarda, che produce tempi di attesa infiniti e costi a vantaggio dei privati, serve la mobilitazione dei cittadini e delle forze politiche e sindacali. Sinistra Italiana aderisce alla campagna “La Lombardia SiCura” e organizza raccolte firme e dibattiti pubblici».
Nei giorni scorsi, l’edizione online di Bergamo del Corriere ha presentato il caso di una paziente oncologica alla quale, attraverso il Sistema sanitario nazionale, erano stati fissati alla fine del 2025 i tempi di attesa per una serie di esami diagnostici. In alternativa, i tempi si sarebbero ridotti a soli tre giorni, in una struttura privata, al costo di 422 euro.
Su questo ennesimo caso di cattiva gestione della sanità in Lombardia, Silvia Soldatesca, responsabile Sanità di Sinistra Italiana per la Lombardia, denuncia la situazione. Queste le sue parole.
«Quello che è capitato alla donna di Bergamo è purtroppo solo una delle moltissime e inaccettabili storie di chi ogni giorno nella nostra Regione è costretto a scegliere se curarsi e indebitarsi o non curarsi affatto. Aprire la strada alla privatizzazione della sanità, anzi, spalancarla con provvedimenti quali l’equiparazione della ripartizione di fondi tra pubblico e privato, come avviene in regione Lombardia da almeno 30 anni, non può che portare a risultati come questi».
«Questa storia – continua la responsabile Sanità di Sinistra Italiana della Lombardia – è ancora più odiosa di altre perché coinvolge una donna con patologia tumorale: è sempre più evidente che il mercato, che ha come fine unico e ultimo l’accumulazione di denaro, non può guardare in faccia a niente e nessuna, neanche a chi è malata di cancro, e che colpisce ancora più forte chi già vede i suoi diritti meno garantiti di altre persone, come spesso accade alle donne e a chi porta vulnerabilità».
A fronte della situazione sempre più precaria della sanità lombarda, Sinistra Italiana si mobilita per contrastare questa logica imperante sia in Lombardia sia nel resto del Paese per promuovere una visione radicalmente diversa, tanto rivoluzionaria quanto semplice e fisiologica all’interno di un Paese democratico, ossia che la cura della salute delle persone, fisica e mentale, debba essere garantita per tutti e tutte a prescindere dalle proprie condizioni socio-economiche, di genere, di provenienza, di assenza o presenza di condanne o precedenti penali.
Per questo, insieme a Europa Verde, come Alleanza Verdi e Sinistra, abbiamo aderito alla proposta di referendum della legge sanitaria regionale (ad aprile si terrà l’udienza relativa al ricorso contro la bocciatura operata dalla Regione); per questo ci siamo mobilitati aderendo alla campagna “La Lombardia SiCura”, organizzando sul territorio regionale banchetti per la raccolta firme e dibattiti pubblici; per questo Alleanza Verdi e Sinistra, attraverso la presenza in Consiglio Regionale, sta proponendo la nostra idea di sanità pubblica, contrastando quella della destra, sempre più al servizio del mercato privato e sempre meno dalla parte dei cittadini e delle cittadine.